A partire dal 3 febbraio 2014 per la registrazione online dei contratti di affitto, così come pure per le comunicazioni e gli adempimenti successivi (proroghe, cessioni, risoluzioni, ecc.), dovrà essere utilizzato il modello RLI.
Tale modello risulta composto da quattro diverse sezioni, ovvero:
– il quadro A denominato “dati generali”, riservato all’annotazione dei dati utili alla registrazione del contratto, con la sezione dedicata agli adempimenti successivi e quella per l’annotazione dei dati di chi richiede la registrazione del contratto. E’ inoltre presente lo spazio riservato alle annotazioni relative alla presentazione per via telematica;
– il quadro B denominato “soggetti”, in cui vanno indicati i dati dei locatori e dei conduttori;
– Il quadro C denominato “dati degli immobili”, in cui vanno indicati i dati degli immobili oggetto del contratto e quelli delle relative pertinenze;
– il quadro D denominato “locazione ad uso abitativo e opzione/revoca cedolare secca”, contenente le informazioni relative al regime della cedolare secca.
Nel quadro A, in particolare nella sezione “tipologia di contratto”, è necessario indicare il codice corrispondente in base alla tipologia di contratto, ovvero:
– L1 per locazione di immobile ad uso abitativo (imposta di registro pari al 2% del canone);
– L2 per locazione agevolata di immobile ad uso abitativo (imposta di registro pari al 2% del 70% del canone);
– L3 per locazione di immobile a uso abitativo (contratto assoggettato ad IVA) (imposta di registro pari a 67 euro);
– L4 per locazione finanziaria di immobile a uso abitativo (imposta di registro pari a 200 euro);
– S1 per locazione di immobile a uso diverso dall’abitativo (imposta di registro pari al 2% del canone);
– S2 per locazione di immobile strumentale con locatore soggetto ad IVA (imposta di registro pari all’1% del canone);
– S3 per locazione finanziaria di immobile a uso diverso dall’abitativo (imposta di registro pari a 200 euro);
– T1 per affitto di fondo rustico (imposta di registro pari allo 0,50% del canone);
– T2 per affitto di fondo rustico agevolato (imposta di registro pari a 67 euro);
– T3 per affitto di terreni ed aree non edificabili, cave e torbiere (imposta di registro pari al 2% del canone);
– T4 per affitto di terreni edificabili o non edificabili destinati a parcheggio (contratto assoggettato ad IVA) (imposta di registro pari a 67 euro).
Caratteristica peculiare del modello RLI è la possibilità di allegare copia del contratto di affitto, in modo tale da non doversi recare presso gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, lo stesso modello può essere inviato anche in via semplificata, ossia senza allegare il contratto. Questo è consentito in presenza di una serie di situazioni, ovvero: il numero dei locatori e dei conduttori non è superiore a tre; le unità abitative oggetto del contratto non sono più di una e le relative pertinenze non più di tre; il contratto ha ad oggetto immobili censiti con attribuzione della rendita, viene stipulato tra persone fisiche che non agiscono nell’esercizio di un impresa, di un arte o di una professione e contiene esclusivamente la disciplina del contro violenza sulle donne milano.
Il modello RLI può essere presentato per via telematica direttamente oppure tramite un intermediario autorizzato. I soggetti non obbligati alla registrazione del contratto per via telematica possono anche presentare il modello presso gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate.